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Diventare Assistente Virtuale e Consulente Online. Intervista a Gloria Paoloni

Come si diventa Assistente Virtuale e Consulente Online… e come trovare i primi clienti… su Linkedin! Ne parliamo con Gloria Paoloni.

Ciao Gloria
Your Network Is Your Net Worth.
Il tuo network è il tuo patrimonio (cit.)

Chi sei?

Sono Gloria Paoloni, ventinovenne.

Nata nelle Marche, cresciuta nel Lazio, adottata dall’Abruzzo.

A 19 anni lascio Ascoli, la mia città d’origine, per Roma. Qui frequento la facoltà di giurisprudenza all’Università La Sapienza, mi appassiono alla redazione di documenti e contratti. L’interesse per il settore della comunicazione digitale fa il resto.

Mi trasferisco a Pescara, dove utilizzo le mie capacità organizzative per lavorare con aziende ICT, web agency e studi professionali.

Cosa fai? Di cosa ti occupi di preciso?

Sono assistente virtuale e consulente online.

Aiuto imprenditori e aziende che hanno necessità di delegare attività in quanto oberati di impegni.

Il mio progetto online Eglo consulenza offre un team da remoto volto ad assicurare supporto costante e professionale da remoto in materia di customer care, disbrigo pratiche, redazione documenti.

Tramite PC e connessione internet lavoro per i miei clienti a distanza, senza vincoli territoriali.

Come hai iniziato con la tua attività di Assistente Virtuale e Consulente Online? E cosa facevi prima?

Ho iniziato la mia attività di assistente virtuale e consulente online dopo aver avuto l’idea durante un viaggio in America, dove ho notato come moltissimi lavorino da remoto, senza il vincolo dell’ufficio statico.

Lavoravo esclusivamente in qualità di consulente legale all’interno di un’azienda informatica, occupandomi della redazione di contratti e documenti.

Le otto ore lavorative mi stavano strette: volevo poter lavorare con altri professionisti e clienti e il lavoro da remoto era la risposta giusta.

Che intendi esattamente per “Consulente Online” e come ti differenzi rispetto alla concorrenza che offe servizi di Assistenza Virtuale?

Rivesto la qualifica di consulente online visto il mio background giuridico e amministrativo.

Nel mio percorso professionale ho lavorato con studi professionali (commerciali e legali), nonché agenzie di comunicazione e aziende informatiche.

A differenza delle mere attività di disbrigo pratiche o inserimento dati che l’assistente virtuale spesso si interessa a fornire, la mia consulenza online permette di garantire al cliente una migliore competenza e professionalità.

Mi occupo di organizzare team da remoto, gestire collaborazioni e progetti.

Sono presente dal primo contatto telefonico fino alla stesura del contratto, assicurando all’imprenditore o all’azienda con cui collaboro un adeguato controllo dei processi organizzativi e di comunicazione tra le parti.

Come hai trovato i primi – i più preziosi – clienti?

I primi contatti – poi fidelizzati nel tempo – li ho acquisiti tramite LinkedIn.

Ritengo che sia un buon social network per pubblicizzare le proprie attività professionali.

Successivamente, molti clienti li ho individuati tramite collaborazioni con altre assistenti virtuali che avevano bisogno del mio supporto, avendo competenze trasversali in materia giuridica e amministrativa.

Il passaparola è utilissimo e sono molto orgogliosa quando un cliente suggerisce la mia consulenza: significa che lavoro bene e questo è per me una soddisfazione immensa.

E attraverso quali canali – sito web, social, piattaforme per freelance, passaparola – trovi attualmente i tuoi clienti?

Linkedin, Facebook e passarola: queste le modalità con cui trovo attualmente i clienti.

Tuttavia, sono dell’idea che il mondo online sia in continuo cambiamento e i social network anche.

Gli approcci per l’individuazione del cliente cambiano, seguendo regole del marketing digitale che si rinnovano continuamente.

Non escludo, quindi, l’ipotesi di usufruire presto di altri canali.

Sei forse una delle poche tra i miei intervistati che ha utilizzato Linkedin in maniera efficace per trovare clienti. Come si fa? Se dovessi suggerire una “ricetta” o i primi passi per “trovare clienti su Linkedin”… cosa suggeriresti?

LinkedIn permette di inserire un profilo professionale e di vedere quello degli altri.

Spesso si parla di cliente “ideale”; ebbene, utilizzo questo network per avvicinarmi ad imprenditori con caratteristiche lavorative con cui posso creare sinergia e riscontri operativi.

Aggiungo i contatti con cui posso ipoteticamente collaborare per le loro skill, competenze o attività e invio loro un messaggio presentando me e i miei servizi.

Inoltre, pubblico post sulla mia attività lavorativa che possano interessare e invitare a conoscere il mio percorso lavorativo.

Informare è importante e permette di creare contatti interessanti lavorativamente parlando.

A questo punto ci sta la domanda sui clienti ideali… quali sono i tuoi clienti ideali? 🙂

Il mio cliente ideale è colui che ha interesse per il digitale e le innovazioni in ambito lavorativo.

Insomma, dobbiamo avere dei punti di contatto al fine di collaborare. Come dico io “non dobbiamo parlare la stessa lingua, ma quasi“.

È capitato anche di lavorare con professionisti che non conoscevano la professione di assistente virtuale e che si sono avvicinati a questa realtà da remoto un passo alla volta.

Sono entusiasta quando ciò accade perché comprendono che la mia professionalità può essere utile anche a 200 km di distanza.

Quindi contatti eventuali clienti ideali direttamente su Linkedin. Che percentuale di risposta ottieni? E come realizzi la tua “lettera di presentazione”?

Esattamente.

Ricevo un riscontro del 70% sugli utenti contattati.

Invio loro una lettera che presenta i miei servizi e l’utilità di quest’ultimi.

Mi piace creare un punto di contatto online e trovo che LinkedIn sia uno strumento idoneo.

C’è una differenza tra i clienti che trovi su facebook e quelli che trovi su linkedin?

Il target è abbastanza simile, anche tenendo conto che le ricerche che effettuo hanno come presupposto le caratteristiche del cliente “ideale” che cerco.

Penso che non vi siano grandissime e sostanziali differenze, se non che su Facebook si è maggiormente esposti, soprattutto in merito alla propria sfera personale.

Ad esempio mi è successo che alcuni contatti LinkedIn mi chiedessero l’amicizia su Facebook per capire se, oltre al mio profilo professionale, avessi un’immagine social(e) adeguata.

Dici che “informare è importante” e che pubblichi post sulla tua attività lavorativa. Ti riferisci a quello che potremmo chiamare “content marketing”? Come trovi il rapporto tra ciò che scrivi ed eventuali richieste di potenziali clienti?

Informare è fondamentale.

Scrivo post con guide utili per conoscere il mondo dell’assistenza virtuale e della consulenza online.

Noto che molte volte i clienti sono invogliati a contattarmi quando leggono gli articoli perché vogliono saperne di più e ipotizzare una possibile collaborazione.

Inoltre, spesso mi fanno presente che pubblicare contenuti rende meno “virtuale” il mio lavoro: la personalizzazione e la comunicazione sono aspetti davvero importanti.

Ti è mai capitato di trovare un cliente in maniera originale o inusuale… o facendo “altro”?

Si, alcune volte conoscendo persone anche in situazioni esterne a quelle lavorative.

Ad esempio ad un aperitivo tra conoscenti ho avuto modo di conoscere una nuova “cliente” interessata alla formazione in materia di assistenza virtuale.

Ti è mai capitato di dire di no a un cliente? Come si dice di no a un cliente?

Mi è successo e devo dire che è un bene per entrambi.

Quando dico NO spesso è dovuto a richieste che esulano dai miei servizi o comunque non attinenti con il budget economico.

Credo che lavorare insieme debba essere un equo scambio, soprattutto in ambito di crescita professionale.

Per questo capita di dire NO a proposte economiche che non riguardano la mia sfera di competenza.

Come si trovano (o come si scelgono) i clienti giusti?

I clienti giusti sono merce rara!

Diciamo che ognuno ha un prototipo di cliente che ha caratteristiche consone con le proprie.

Cerco di relazionarmi con professionisti con una visione lavorativa simile alla mia.

Ammetto che analizzo la loro web reputation per farmi un’idea.

Quanto hai investito inizialmente per marketing/pubblicità? Consideriamo anche la realizzazione del sito web ed eventuali campagne SEO…

Tanto ma tanto studio, in primis.

Vi confido una cosa: sono una persona che deve conoscere per fidarsi.

Prima della realizzazione del sito web e prima di attivarmi nella pubblicizzazione, ho studiato molti aspetti di marketing e comunicazione: libri, manuali, corsi.

Successivamente ho realizzato il sito web.

Non so quantificare le spese per migliorare il mio approccio al business, devo dire che ho lavorato tanto su LinkedIn senza necessità di pubblicità a pagamento.

Inoltre, sono soldi per la propria formazione personale che mi hanno portato clienti.

Non li ho quantificato ma sicuramente li ho riguadagnati! 😉

Quanti clienti riesci a gestire in un determinato periodo di tempo?

Normalmente cinque clienti in contemporanea.

L’attività di assistenza virtuale mi permette di organizzare il lavoro liberamente.

Tranne sporadici casi di vincolatività oraria, che comunque decido insieme al professionista o all’azienda a cui erogo il servizio, posso ben gestirmi.

Questo mi permette di avere più clienti al giorno e poter essere molto produttiva.

Hai mai pensato di tornare a lavorare come dipendente?

No. 🙂

Hai dovuto prendere decisioni che per qualcuno sarebbero state coraggiose o incoscienti?

No, decisioni incoscienti mai.

Forse coraggiose, ma credo che faccia parte del mio carattere.

Non si può vivere con i rimorsi di non fare una cosa; preferisco metterci tutta me stessa e farlo al meglio.

C’è stato per te un passaggio psicologico per arrivare alla decisione di dare le dimissioni? Cosa diresti a chi è terrorizzato dall’idea di lasciare il posto “sicuro”?

Si, ma sin dall’inizio della mia carriera ho sempre pensato a un mio percorso da libera professionista.

Ho deciso di crescere in varie realtà come studi professionali e aziende, per poi poter essere competente e competitiva sul mercato.

Consiglio di pensare ai pro (tanti) e ai contro (pochi): questo è il miglior modo per decidere di iniziare un proprio iter lavorativo.

Hai vissuto momenti difficili nel tuo processo di diventare freelance? Come si superano i momenti difficili?

I momenti difficili ci sono sempre, fidatevi.

Tuttavia ce ne sono altri che ti lasciano davvero soddisfatta.

Ecco, quando ho un momento no, ricordo le parole di affetto, fiducia e ammirazione dei clienti con cui collaboro.

Loro sono il mio primo pensiero!

Il tuo più grande errore con un cliente?

Mi è capitato di essere troppo accondiscendente con chi poi si è rilevato poco corretto lavorativamente parlando.

Dagli errori si impara: patti chiari sin dall’inizio è la soluzione ottimale.

Il tuo più grande successo con un cliente?

Fidelizzare e progettare ulteriori collaborazioni.

Per me è davvero stimolante creare fiducia e sinergia con il cliente.

La scelta più azzeccata che hai fatto nella tua vita (professionale)?

I miei studi universitari e post universitari.

Mi permettono di offrire servizi di qualità.

Cos’è il successo per te?

Sono una persona a cui piace dare il massimo. Quando faccio un punto della situazione, penso che ci sia ancora da fare. Ecco, il successo per me è trovare sempre nuovi stimoli.

Un consiglio “forte” per chi vuole diventare freelance…

Impegnarsi sempre. Le soddisfazioni bussano alla porta di chi persevera 😉

Che percorso consiglieresti ad un aspirante Assistente Virtuale?

Capire se si hanno le caratteristiche per esserlo, come grande organizzazione e capacità di problem solving.

Se qualcuno ti chiedesse un consiglio per fare un piano sul come iniziare… cosa gli diresti?

Ai neofiti e a coloro a cui erogo corsi di formazione consiglio di decidere quali servizi offrire e quando. Il lavoro deve essere un bisogno da coniugare alle proprie necessità e passioni o diventa una galera.

Un bel libro da consigliarci?

“L’insostenibile leggerezza dell’essere.” di Milan Kundera.

Che importanza dai al concetto di trovare una nicchia?

È importante. Serve per collaborare con una clientela ideale e individuarla con facilità.

Come vedi il futuro del tuo settore? Ci sono prospettive?

Il digitale sta rispondendo sempre più alle richieste del mercato economico, il quale è in continua evoluzione.

Con lui, il lavoro da remoto.

Un futuro fortunatamente roseo!

Bene Gloria
Grazie per questa illuminante chiacchierata!
Un ultimo messaggio all’umanità?

All’umanità intera? Compito arduo!

Seguire le proprie passioni e crederci davvero in tutto quello che si fa.

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