Quali sono i migliori plugin SEO per WordPress? Non è facile rispondere a questa domanda… Perché in realtà la domanda è sbagliata! 😉
Una domanda più appropriata sarebbe invece “quali plugin dovrei installare, configurare e utilizzare per ottimizzare per i motori di ricerca il MIO sito in WordPress?”
Quali plugin installare per la SEO del MIO sito in WordPress?
Perché questa precisazione? Perché non si dovrebbe generalizzare e parlare semplicemente di “migliori plugin SEO per WordPress“?
Per due motivi:
1) Ci sono numerosi fattori SEO, non solo i meta tag
C’è una varietà di fattori che incidono nella SEO di una singola pagina o di un intero sito.
Molti articoli sul web si limitano a stilare un elenco di plugin SEO deputati alla modifica dei meta tag, i più banali, sebbene importanti, elementi SEO on-page.
In questo articolo invece ti dirò esattamente come io utilizzo i plugin per ottimizzare i miei siti dal punto di vista SEO…
E non perché io sia necessariamente il più bravo…
Ma perché, se sei finito su questa pagina (magari cercando proprio “plugin SEO wordpress” o ricerche correlate), è perché hai bisogno di istruzioni chiare da cui partire.
In seguito, quando avrai fatto le tue esperienze e raccolto le tue osservazioni, potrai mettere in discussione queste mie indicazioni… potrai sperimentare!
Ma intanto almeno non ti perderai nel mare delle istruzioni che troverai su internet e saprai come iniziare a ottimizzare il tuo sito in WordPress con i plugin giusti!
2) Ogni sito è diverso, alcuni avranno bisogno di determinati plugin, altri di altri
Mai generalizzare nel web. Il mercato proverà a farti generalizzare per renderti le cose più semplici, più gestibili, più attraenti… ovvero: più comprabili.
Ma tu non ci cascare!
Ci sono miliardi di siti web e una buona fetta di questi utilizza WordPress. Non tutti i siti sono uguali e alcuni avranno bisogno di determinati plugin altri di altri. Punto.
Mi raccomando: parti da queste premesse per leggere quanto seguirà in questo articolo…
Prima ancora dei plugin…
Prima ancora di considerare l’installazione dei diversi plugin che ti consiglierò in questa guida è importante capire come deve essere una pagina, un articolo o un altro contenuto su WordPress (ad esempio una descrizione di categoria).
Faremo sicuramente degli opportuni approfondimenti su questo importantissimo argomento, ma ai fini di questa trattazione devi “solo” capire che ogni pagina web del tuo sito che intende competere nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca dovrebbe avere certe caratteristiche…
1) Ogni pagina web dovrebbe avere una parola chiave principale…
Potrà avere anche delle parole chiave secondarie, ma sempre correlate alla principale. La parola chiave principale corrisponderà ad un’intenzione di ricerca: gli utenti che cercano parole chiave molto simili esprimono probabilmente la stessa intenzione di ricerca, vogliono sapere quella determinata cosa, vogliono compiere quella determinata azione.
Dal punto di vista dei contenuti, parola chiave e intenzione di ricerca corrispondono all’argomento principale del tuo articolo o pagina web.
In questo senso ogni pagina web dovrebbe:
- avere una parola chiave principale;
- rispondere a una determinata intenzione di ricerca;
- sviluppare un argomento principale.
2) Ogni pagina web del nostro sito dovrebbe rispondere nella maniera migliore alla richiesta degli utenti…
Se ogni pagina web corrisponde ad un’intenzione di ricerca, ovvero a una richiesta di un utente, noi dobbiamo sforzarci di rispondere nella maniera migliore possibile a quegli utenti che stanno facendo quella richiesta. La nostra risposta alla loro domanda dovrà essere migliore di quella dei nostri competitor: più esauriente, più semplice, più accattivante, più utile, più comunicativa…
Ricorda questa importante regola: nessun accorgimento SEO dovrebbe mai sopperire alla mancanza di contenuto di qualità!
Tu realizza il miglior contenuto possibile per i tuoi utenti, per la tua audience…
La SEO a quel punto sarà come un moltiplicatore.
Ma se il tuo contenuto vale 0… qualsiasi fattore tu possa moltiplicare con la SEO… il prodotto sarà sempre 0.
I migliori plugin SEO per WordPress
Il plugin in campo informatico è un programma non autonomo che interagisce con un altro programma per ampliarne o estenderne le funzionalità originarie.
https://it.wikipedia.org/wiki/Plugin_(informatica)
Un plugin di WordPress è quindi un software aggiuntivo che noi aggiungiamo al core della nostra installazione WordPress. E’ importante sapere che ogni volta che aggiungiamo un plugin rendiamo potenzialmente la nostra installazione:
- più pesante;
- più lenta;
- più incasinata;
- più vulnerabile.
Meglio installare quindi solo i plugin strettamente necessari e quelli affidabili. I plugin vanno aggiornati spesso, così come l’installazione principale di WordPress. Uno dei rischi che si corre nel tenere aperte queste vulnerabilità (avere molti plugin e non tenerli aggiornati) è quello di subire un attacco e vedersi il proprio sito hackerato.
Quindi è importante limitarsi sempre nell’installazione dei plugin.
Sperimentare va bene ma non lasciare plugin inutili nel tuo sito.
Personalmente preferisco sempre implementare le funzionalità nel tema che sto sviluppando piuttosto che installare un plugin esterno… ma questo, per chi non è uno sviluppatore, rappresenta decisamente un costo (quello di ingaggiare uno sviluppatore, appunto).
Fatta quest’ultima premessa….
Ecco finalmente la mia lista dei plugin SEO che di solito installo sui miei siti.
Iniziamo dal più importante…
Yoast SEO o WordPress SEO By Yoast
Permettimi questa premessa: il plugin Yoast SEO mi sta veramente antipatico.
A parte questa sua bizzarra inclinazione a cambiare nome con una certa frequenza (WordPress SEO, WordPress SEO By Yoast, Seo by Yoast, Yoast SEO…) nel corso di tutti questi anni che ho lavorato con WordPress e con il plugin di Yoast ne ho viste già troppe.
In alcuni casi i malfunzionamenti – per fortuna temporanei – di questo plugin hanno compromesso – per fortuna temporaneamente – un’intero sito di centinaia di pagine.
Altre volte qualche difettuccio di un nuovo aggiornamento si portava dietro qualche configurazione inutile o magari pure “quasi dannosa”.
Ma il plugin SEO di Yoast rimane comunque un plugin veloce e funzionale per modificare i tag title e description.
Il plugin ha anche tutta una serie di altre funzioni che però non ti devono confondere: alcune ti potranno essere utili in determinati casi, altre in altri.
Essenzialmente io lo uso per…
- avere il controllo dei tag title e description dei singoli articoli e delle singole pagine:
- controllare il pattern di default (ovvero quando non li personalizziamo a livello di singola pagina o singolo articolo) dei tag title per articoli, pagine e altri custom post (come vedi uso titolo, separatore e nome del sito):
- controllare il pattern di default dei tag title per categorie, tag e altre tassonomie (come vedi uso titolo, pagina, separatore e nome del sito):
- disabilitare gli archivi per autore, per data, i formati (a meno che non servano);
- realizzare una sitemap.xml e decidere cosa inserirci (fino a poco tempo fa usavo Google XML Sitemaps poi ho deciso di far fare tutto al plugin di Yoast);
- rimuovere la base delle categorie (/category/) dall’URL di categoria (preferenze personali); si trova in Avanzate / Permalinks:
- ridirezionare l’URL degli allegati all’URL del post genitore (per evitare che le immagini caricate creino una tipica pagina “allegato” completamente inutile nella maggior parte dei casi che però può finire indicizzata su google).
Tutto il resto lo puoi considerare opzionale o dipenderà dal caso specifico (in alcuni casi ti sarà utile in altri no).
Alternative a SEO Yoast
Ci sono diverse alternative per chi ha tempo e voglia di sperimentare:
Se invece non hai tempo da perdere per sperimentare… continua pure con SEO Yoast. Le cose veramente importanti sono altre*!
* Scrivere articoli e pagine come si deve! 😉
Redirection
Un sito è una cosa viva. Si evolve: pagine vengono aggiunte, pagine vengono cancellate, pagine vengono modificate. Ma il webmaster inconsapevole non sa dei grandi casini a cui si può andare incontro andando a modificare o cancellare le url dei singoli articoli. 🙂
Senza andare troppo nello specifico degli errori SEO da evitare considera semplicemente che l’URL di quel dato articolo (ad esempio www.tuosito.it/tuo-articolo-originale/ ) potrebbe ricevere link da altri siti web, da post sui social, venire passato a qualcuno via email, etc…
Nel momento in cui quindi decidi di cambiare titolo e quindi, già che ci sei, anche l’URL (ad esempio www.tuosito.it/tuo-articolo-modificato/ ) eventuali vecchi link porteranno ad una pagina di errore 404, non trovato.
Ecco che a gestire queste situazioni in maniera rapida e funzionale arriva il plugin redirection che:
- da una parte reindirizza automaticamente gli URL dei post modificati ai nuovi URL.
- dall’altra parte ci permette di fare dei reindirizzamenti personalizzati quando ne avremo bisogno.
Non so se riesco a dare la giusta enfasi a questo concetto, quindi permettimi di riprovarci: avere dei link che indirizzano a pagine inesistenti nel nostro sito è un errore SEO da evitare se quei link sono effettivamente link “genuini” che fanno riferimento ad una risorsa presente nel nostro sito.
Così come è un errore SEO avere delle pagine indicizzate su Google che portano a un 404 (soprattutto quando fanno riferimento a risorse effettivamente esistenti all’interno del nostro sito).
Google Analytics di MonsterInsights
Questo non è strettamente un plugin SEO, ma configurando Google Analytics, lo strumento di misurazione che con la SEO va a braccetto, lo inserisco con decisione nella lista dei plugin da installare per ottimizzare un sito in WordPress lato SEO.
Di solito preferisco inserire il codice di Google Analytics direttamente nel tema del sito. Se per qualche ragione questo non è possibile o se si vuole usare una delle funzionalità di questo plugin (come ad esempio la possibilità di tracciare download e link esterni come “eventi” di Google Analytics o la possibilità di escludere il traffico degli amministratori del sito) allora questo Google Analytics di MonsterInsights farà proprio al caso nostro.
Naturalmente presumo che tu sappia cosa sia Google Analytics e che sappia come attivare un account su Google Analytics*… 😉
* Altrimenti fammelo sapere nei commenti che ci scrivo un articolo! 😉
Breadcrumb NavXT
Vengo dalla vecchia scuola 🙂 e per noi della vecchia scuola le breadcrumbs, le “briciole di pane” erano importanti. Le breadcrumbs sono quei link messi in riga di solito appena prima del titolo della pagina e subito sotto la testata del sito che hanno la funzione di indicare all’utente dove si trovano nella gerarchia di un sito.
Una cosa importante da sapere riguardo le breadcrumbs è: anche Google usa le breadcrumbs!
Il plugin Breadcrumb NavXT è un ottimo plugin per gestire e controllare le breadcrumbs in tutte le pagine del nostro sito in WordPress (singoli articoli, pagine, categorie, etc…)
Anche SEO Yoast ha tra le sue funzionalità avanzate la possibilità di implementare le breadcrumbs e andrà sicuramente bene utilizzare questo plugin piuttosto che Breadcrumb NavXT.
Ma se si ha bisogno di avere un maggior controllo su come le breadcrumbs vengono visualizzate molto probabilmente troveremo prezioso questo Breadcrumb NavXT.
Gli altri candidati
Come detto sopra ogni sito è diverso. Ogni sito è un caso a se. E a seconda dei casi ci potrebbe essere la necessità di installare un plugin piuttosto che un altro… Quelli che seguono sono alcuni tra i plugin più probabili che ti potrebbero tornare utili:
Table Of Content Plus
Aggiungere un Table of Content ai propri articoli e alla proprie pagine è un ottimo sistema per agevolare la navigazione attraverso articoli lunghissimi, come quello che stai leggendo. Dal punto di vista SEO ha anche il vantaggio di permettere di creare di link non solo ad uno specifico articolo ma anche ad una sezione specifica di quell’articolo. La cosa ha un suo effetto anche nelle SERP:
Ho ritenuto talmente importante questa cosa che ho deciso di svilupparla io stesso e inserirla direttamente nel template dei miei siti. Ma se non vuoi svilupparla tu stesso o se non sei uno sviluppatore… potresti semplicemente installare un plugin come Table of Contents Plus.
I plugin per i Rich Snippet
Potresti essere tentato di utilizzare All In One Schema.org Rich Snippet ma questo potrebbe esserti utile solo in determinati casi. Anche l’aggiunta delle “stellette” ai tuoi articoli ti potrebbe essere utile: queste nel momento in cui compaiono nelle SERP attirano decisamente l’attenzione…
Per le “stellette” il plugin più popolare è WP-PostRatings.
Broken Link Checker
Questo plugin ci aiuta a controllare i link esterni che ogni tanto mettiamo nei nostri articoli e nelle nostre pagine. Essendo link a risorse esterne, che non possiamo controllare, a queste potrebbero succedere una varietà di cose, tra cui scomparire da un momento all’altro.
Il problema è che avere pagine che linkano a risorse inesistenti potrebbe essere un problema lato SEO. Ecco quindi che Broken Link Checker potrebbe essere molto utile per tenere sotto controllo questo problema.
I plugin SEO… da evitare! 😉
Google e i motori di ricerca si evolvono in continuazione. La SEO cambia, ad una velocità che probabilmente non è paragonabile con nessun altro settore. Morale: ci sono molti plugin “SEO” (le virgolette non sono “ironiche” ma vogliono indicare che questi plugin hanno proprio la parola “SEO” nel loro nome) che rappresentano vecchie maniere di fare SEO.
Ecco alcuni esempi di plugin che sono secondo me da evitare… a meno che tu non voglia giocare sporco! 😉
Ma se vorrai seguire la mia ricetta non te lo consiglio… 🙂
I plugin sui Related Posts
Questo tipo di plugin stampa di solito alla fine di ogni post o pagina i link ai post correlati. Come li seleziona questi post correlati? Tramite un algoritmo che ha una serie di variabili. In altre parole promette di fare in automatico un’operazione che “dovrebbe” essere fatta manualmente, ovvero: una selezione di post correlati.
Queste le mie considerazioni a riguardo:
- Avere dei link da post affini che parlano di argomenti simili è un’ottima strategia SEO per potenziare i singoli articoli… ma questa risulterà ancora più potente se fatta manualmente e con cognizione di causa all’interno del testo degli articoli e non alla fine dell’articolo e in maniera automatica.
- Avere alla fine dell’articolo una sezione che inviti l’utente a continuare la navigazione visitando un ulteriore articolo – o a fare un’azione – è un’ottimo espediente per aumentare il tempo di permanenza sul nostro sito, fidelizzare l’utente e far leva sui segnali utente che Google potrebbe registrare… ma è meglio prevedere nel testo stesso un finale con un call-to-action tipo “se ti è piaciuto questo articolo forse potrebbe piacerti anche…”, “se leggendo questo articolo sono emerse nella tua testa ulteriori domande contattami”, “e tu che ne pensi? lasciami un commento qua sotto”.
Quindi come avrai capito eviterei questo tipo di plugin come sostituto di un lavoro che secondo me dovrebbe essere “editoriale”, fatto cioè dallo stesso autore dell’articolo – o da chi conosce molto bene il sito – e che quindi possa dare un servizio che non potrà essere sostituito (al momento) da un algoritmo di un semplice plugin.
Tra questi plugin abbiamo…
- Yet Another Related Posts Plugin (YARPP)
- WordPress Related Posts
- Inline Related Posts (questo inserisce i link correlati in maniera molto attraente all’interno del testo. Figo! Peccato che questi link correlati, ottenuti automaticamente non siano assolutamenti pertinenti! 😉 )
- e molti altri ancora…
SEO Smart Links
Anche SEO Smart Links rappresenta secondo me una vecchia maniera di fare SEO. Questo plugin permette di assegnare a determinate parole contenute nei nostri testi dei link automatici a certe pagine. Questa tecnica permette di aumentare i link interni verso determinate risorse, dando a queste più visibilità anche dal punto di vista SEO (detto in 2 parole: più link una risorsa riceve e più viene percepita come “importante”).
Peccato che la cosa possa andare facilmente fuori controllo ed essere pure controproducente (per motivi che non abbiamo il tempo di spiegare qui).
Di nuovo: un plugin non può e non dovrebbe sostituire il lavoro “editoriale” di una persona con cognizione di causa.
E’ meglio quindi cercare piuttosto le occorrenze di determinate parole all’interno del nostro sito attraverso altri strumenti e valutare di volta in volta come inserire i link, ad esempio:
- linkare la parola stessa;
- linkare la parola più alcune parole vicine;
- aggiungere una frase tra parentesi, esempio “(per approfondimenti leggi qua)”.
- aggiungere un paragrafo alla fine del paragrafo con un “Vedi anche… [link alla pagina web]”
- …
I plugin per ottimizzare le immagini
Anche in questo caso preferisco fare il lavoro manuale piuttosto che delegare a un plugin. Quando si parla di ottimizzare le immagini lato SEO si parla essenzialmente di 2 cose:
- fare in modo di ottimizzare le immagini per la giusta risoluzione dello schermo, in modo da non inviare megabytes inutilmente e rallentare inutilmente la connessione (per testare questo possibile problema potresti utilizzare questo strumento: PageSpeed Insights).
- inserire dei microtesti infarciti di parole chiave negli attributi “alt” e “title” del tag delle immagini nel codice html del nostro sito.
Per quanto riguarda l’ottimizzazione delle immagini preferisco sempre editare le immagini con un programma di fotoritocco PRIMA di caricarle su WordPress. In questo modo darò io la dimensione esatta dell’immagine che pubblicherò sui miei articoli e mi assicurerò che le immagini siano già ottimizzate per il web. Per le altre risoluzioni WordPress creerà automaticamente delle immagini copia di diverse dimensioni che i moderni browser (desktop, tablet, mobile) sapranno richiedere al server per non appesantire la connessione inutilmente.
In poche parole: carica l’immagine alle dimensioni che ti servono (se pubblichi una foto in un articolo su un sito che visualizza le foto degli articoli a massimo 800px di larghezza… carica un’immagine di 800px di larghezza!)
Il resto dovrebbe farlo WordPress in automatico.
Per quanto riguarda invece l’ottimizzazione degli attributi alt e title delle immagini… questi hanno un loro valore SEO. Ma piuttosto limitato.
Spesso preferisco non pensarci troppo e dedicarmi piuttosto a scrivere una nuova frase per un nuovo articolo. Ma se proprio vuoi ottimizzare il tag alt (che è il più importante tra i due e ha la funzione di sostituire l’immagine quando non si carica o quando non viene visualizzata per altri motivi) delle immagini ecco come farei:
- userei parole che descrivino l’immagine;
- considerei le parole chiave principale e correlate del mio articolo:
- farei una sintesi tra questi due punti precedenti.
Ad esempio nell’immagine che segue…
oltre a mostrarti dov’è che si inserisce l’attributo alt in WordPress ti suggerisco anche possibili microtesti da inserire:
- “alt in WordPress” (che è anche il nome dell’immagine: alt-in-wordpress.png)
- “come inserire l’alt alle immagini in WordPress”
- “alt immagini WordPress”…
La parola chiave principale di questo articolo è “plugin seo wordpress”. Non serve che io inserisca la parola chiave “plugin seo wordpress” come alt a tutte le immagini di questo articolo. Inserisco però qualcosa tipo “alt in WordPress”, rimanendo fedele all’immagine che descrivo e usando la parola “WordPress” che fa parte della mia parola chiave principale.
Chiaro? In caso non lo sia fammelo sapere nei commenti! 😉
Conclusione: il miglior plugin SEO sei tu!
WordPress e la comunità degli sviluppatori che ruota intorno a WordPress continuerà a evolversi, così come si evolve in continuazione la SEO.
Soprattutto trovo molto indicativo quello che è successo con la SEO negli ultimi anni: per dirla in 2 parole siamo passati dal concepire la SEO come una serie di “trucchetti” al considerarla sempre più vicina al marketing in senso classico.
Le tecnologie diventeranno sempre più sofisticate e se da una parte ci sarà sempre qualcuno che vorrà avere più visibilità nei motori di ricerca, dall’altra Google riuscirà a capire sempre meglio come identificare un contenuto adatto ad una ricerca di un utente.
In questo senso, perdonami la banalità, il miglior plugin SEO sei tu!
Sei tu che dovrai scrivere il miglior contenuto possibile per quel determinato utente, che dovrai realizzare il miglior servizio possibile per quella determinata audience, che dovrai trasmettere tutta la tua professionalità attraverso le pagine del tuo sito web.
Come scritto sopra, considera il SEO come un moltiplicatore e ricorda:
Se il tuo contenuto vale 0 qualsiasi fattore tu possa moltiplicare con la SEO il prodotto sarà sempre 0.
0*SEO = 0
Quindi prenditi cura di studiare e capire questi benedetti plugin SEO per WordPress… ma contestualizzali sempre partendo dal concetto: il miglior plugin SEO sei tu!
E ora che sei arrivato fino a qui è il momento di dire la tua! Dimmi che ne pensi, se hai dubbi o perplessità e come posso aiutarti a risolvere il tuo problema o a trasformare i tuoi sogni in realtà! 😉